I PRODOTTI BELLONI ANTINCENDIO
Elenco dei principali fornitori di Belloni Antincendio:
Gastec Vesta
La tecnologia dei gas
Victaulic Piping
System Solution
MB srl
materiali antincendio
Gruppo Ferrari
strutture elettriche
Ninz
fire doors
Noti Fier
I PRODOTTI
BELLONI
ANTINCENDIO
I prodotti di Belloni Antincendio sono tutti certificati e testati a norma di legge per garantire la massima protezione degli ambienti e delle persone. Perché vivere e lavorare in tutta sicurezza da più di vent’anni è la nostra priorità.
Secondo il D.M. 64 del 10/03/98, nei luoghi di lavoro, in relazione alla valutazione dei rischi, ed in particolare quando esistono particolari rischi di incendio che non possono essere rimossi o ridotti, in aggiunta agli estintori occorre prevedere impianti dì spegnimento fissi, manuali o automatici.
In ogni caso, occorre prevedere l’installazione di estintori portatili per consentire al personale di estinguere i principi di incendio.
Porte Antincendio Rei
Belloni Antincendio propone una vasta scelta di porte tagliafuoco predisposte per ogni tipo di ambiente e create su misura.
Il Certificato di Prevenzioni Incendi prevede l’uso di porte e portoni aventi caratteristiche REI. Tale caratteristica è particolarmente rilevante per le esigenze di difesa dal fuoco. Infatti le porte tagliafuoco devono:
1. dividere ambienti contigui ed impedire il passaggio del fuoco e di gas surriscaldati dall’ambiente a rischio all’ambiente attiguo,
2. impedire il propagarsi dell’incendio anche per irraggiamento del calore, ossia possedere sufficienti capacità di isolamento termico,
3. consentire, anche durante l’incendio, la fuga delle persone rimaste nell’ambiente nel quale si è sviluppato l’incendio; devono aprirsi sempre facilmente almeno nel senso voluto,
4. dopo l’apertura le porte tagliafuoco si devono richiudere automaticamente da qualsiasi posizione, quindi anche dalla posizione di apertura totale a 180°, per impedire rapidamente la propagazione del fuoco,
5. le porte tagliafuoco vengono montate avendo prestabilito nel CPI una “direzione di fuga”, dall’ambiente a rischio verso l’esterno o verso ambienti a rischio inferiore.
*La REI, resistenza al fuoco è la capacità di un elemento costruttivo di mantenere per un tempo prefissato:
- la resistenza R: attitudine a conservare la resistenza meccanica sotto l’azione del fuoco.
- l’ermeticitа E: capacitа a non lasciar passare, ne produrre, se sottoposto all’azione del fuoco su un lato, fiamme, vapori o gas caldi sul lato non esposto,
- l’isolamento termico I: attitudine a ridurre la trasmissione del calore.
Materiale Infortunistico
Belloni Antincendio dispone anche un vasto catalogo di prodotti per l’antinfortunistica rigorosamente testati e a norma di legge per garantire la sicurezza di qualsiasi tipo di azienda e/o ambiente.
Da Belloni Antincendio potrete trovare:
- Mascherine facciali filtranti,
- Maschere semifacciali e a pieno facciale,
- Filtri combinabili adatti ad ogni tipo di rischio,
- Guanti da lavoro per tutti i tipi di manipolazione,
- Coperte antifiamma,
- Indumenti ad alta visibilità,
- Tute e guanti da lavoro monouso,
- Dispositivi antirumore,
- Caschi e visiere di protezione da lavoro e per rischi specifici,
- Occhiali di protezione.
Segnaletica di sicurezza negli ambienti di lavoro
Per Belloni Antincendio la sicurezza dei lavoratori e degli ambienti è fondamentale e primaria, per questo applichiamo rigorosamente tutte le norme previste dalla legge.
Tra gli obblighi sanciti per il datore di lavoro c’è quello di identificare i pericoli e valutare i rischi, e se questi non siano eliminabili, predisporre tutte le misure necessarie per evitare o limitare i rischi al più basso livello possibile.
In particolare il decreto 81/2008 sancisce l’obbligo, a carico del datore dl lavoro di utilizzare segnali di sicurezza e avvertimento per proteggere la salute e la sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro.
Scopo della segnaletica di sicurezza è quello di attirare in modo rapido e facilmente comprensibile l’attenzione su oggetti e situazioni che possono provocare determinati pericoli, ed in particolare:
- Vietare comportamenti pericolosi;
- Avvertire di un rischio o di un pericolo le persone esposte;
- Fornire indicazioni relativi alle uscite di sicurezza e ai mezzi di soccorso o di salvataggio;
- Prescrivere comportamenti sicuri ai fini della sicurezza;
- Indicare ulteriore elementi di prevenzione e sicurezza.
I cartelli che Belloni Antincendio ha a disposizione sono i seguenti:
- CARTELLI DI DIVIETO
- CARTELLI ANTINCENDIO
- CARTELLI DI AVVERTIMENTO
- CARTELLI DI SALVATAGGIO
- ILLUMINAZIONE D’EMERGENZA
Belloni Antincendio propone attrezzature e accessori elettrici per aziende e materiale elettrico per la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Da Belloni Antincendio potrete quindi trovare:
- Lampade di emergenza portatili e fisse per uso industriale e civile,
- Torce di emergenza portatili per uso industriale,
- Torce di emergenza resistenti all’acqua per uso industriale,
- Lampade di emergenza fisse e lampade per vie d’esodo,
- Proiettori girevoli.
Materiale sanitario di emergenza
Per essere in regola con le norme della sicurezza sul lavoro, per tutte le aziende, è obbligatorio tenere all’interno della propria attività almeno una cassetta di pronto soccorso.
Belloni Antincendio propone quindi cassette di pronto soccorso predisposte con tutto il materiale necessario per diverse tipologie di azienda.
Idranti antincendio
Belloni Antincendio è specializzata nella fornitura di idranti antincendio per qualunque ambiente di lavoro.
Un idrante antincendio è un apparecchio per l’erogazione dell’acqua, richiamato dalla UNI 10779, che viene utilizzato nella lotta contro gli incendi. Per tutte le tipologie di idrante esiste l’obbligo di marcatura CE secondo direttiva 89/106 CEE.
Belloni Antincendio predispone di diverse tipologie di idranti antincendio:
Idranti a muro UNI 45 e NASPI
Gli idranti con una manichetta ed un attacco a muro di 45 mm di diametro (cassette idrante UNI 45) sono costituiti da un involucro dotato di sportello sigillabile con lastra frangibile/infrangibile (oppure portello pieno senza serratura) in versione da parete o ad incasso, contenente una tubazione appiattibile a norma EN 14540 con raccordi a norma UNI 804 (le legature ossia il sistema di fissaggio tra raccordi e tubazione devono essere realizzati secondo UNI 7422), una lancia con intercettazione e frazionamento del getto e il rubinetto di alimentazione
La lunghezza massima delle manichette è pari a 20 m, maggiori lunghezze sono ammesse solo su specifica indicazione del Certificato Prevenzione incendi. La manichetta, avvolta “a doppio”, viene appoggiata su un apposito supporto detto sella salva manichetta, in sua assenza la manichetta poggerebbe sul fondo della cassetta dove si forma la condensa o ristagna l’acqua in caso di pioggia. La Norma di riferimento degli idranti a muro UNI 45 è la UNI EN 671/2.
Esistono cassette con tubazione e attacco al muro del diametro 70 mm (UNI 70), sella, lancia DN 70, chiave di manovra utilizzabile solo quale dotazione per idranti soprasuolo. Nel caso di idranti sottosuolo alla dotazione si aggiunge il cosiddetto collo di cigno o colonnetta idrante.
Altra categoria di idranti sono le cassette con tubazioni semirigide da 20 o 25 mm, denominate cassette naspo, disciplinate dalla UNI EN 671/1. Le cassette naspo sono dotate di avvolgi tubo orientabile con tubazione già collegata alla lancia ed al rubinetto. Il vantaggio principale dei naspi è la semplicità di utilizzo, oltre alla possibilità di srotolare solo la lunghezza necessaria di tubazione, mentre la portata idrica è inferiore. L’ingombro della cassetta è notevole, per questo motivo risulta difficile utilizzare le versioni da incasso.
Sia i naspi che le cassette UNI 45 sono dotati di lancia a tre effetti, che consente di variare il getto d’acqua (pieno o frazionato) e di interrompere l’erogazione quando necessario.
Idranti sottosuolo
Gli idranti sottosuolo sono dei particolari tipi di idranti che vengono installati sotto il livello del terreno, sono dotati di un dispositivo antigelo e i pozzetti che contengono questi tipi di idranti hanno la forma di ellisse e riportano la dicitura “idrante”.
Gli Idranti sottosuolo sono collocati ad una distanza consigliata tra i 5 ed i 10 m dal perimetro del fabbricato a seconda della sua altezza. La realizzazione è disciplinata dalla norma UNI EN 14339, devono essere marcati CE (rif. direttiva 89/106 CPD) con l’obbligo di utilizzare il cosiddetto “collo di cigno” per collegare le tubazioni flessibili/appiattibli (manichette) e quindi la lancia di erogazione. L’apertura e chiusura della valvola avviene, come per gli idranti sopra suolo, a mezzo apposita chiave con dimensioni unificate.
Idranti soprasuolo
Gli idranti soprasuolo, o idranti a colonna, sono quelli comunemente visibili nei parcheggi, all’esterno dei condomini oppure nelle aree industriali. Hanno maggiore accessibilità degli idranti sottosuolo. Gli idranti soprasuolo sono collocati ad una distanza consigliata tra i 5 ed i 10 m dal perimetro del fabbricato a seconda della sua altezza.
Sono contraddistinti dal colore rosso RAL 3000, lo stesso che viene usato negli estintori. La costruzione è regolata dalla norma EN 14384 e per essi vige l’obbligo della marcatura CE, essendo dispositivi che ricadono sotto direttiva 89/106/CEE (altrimenti nota come CPD). Per azionare questo tipo di idranti, occorrono delle chiavi normalizzate, dette “chiavi di manovra” che agiscono sul dispositivo di manovra e quindi sulla valvola di intercettazione, aprendola o chiudendola.
Idranti, accessori e materiale pompieristico
Belloni Antincendio può proporre ai suoi clienti un’offerta completa anche in questo settore. Ecco un elenco dei nostri principali articoli:
- Cassette idranti UNI 45 marcate CE e UNI 70,
- Accessori per cassette e piantane,
- Lance e manichette per esigenze industriali, navali e rischi specifici (petrolifero, chimico etc.),
- Naspi,
- Idranti a colonna soprasuolo e idranti sottosuolo,
- Accessori per idranti (gomiti a piede, tappi, raccordi, riduzioni, colli di cigno etc.),
- Gruppi attacchi motopompa in linea e di mandata,
- Telai e cassette a cambio rapido in materiale plastico e telai in alluminio costruiti a misura,
- Vetri di sicurezza a rottura programmata.
Estintori Belloni Antincendio
Belloni Antincendio propone una vasta gamma di estintori a seconda delle esigenze del cliente.
- POLVERE
- CO2
- SCHIUMA
Classificazione degli estintori
Gli estintori si possono classificare secondo i seguenti parametri:
- Tipo di agente estinguente;
- Carica di agente estinguente;
- Sistema di propulsione;
- Trasportabilità;
- Metodo di impiego.
Classificazione degli agenti estinguenti
Vi sono essenzialmente tre tipi di agenti estinguenti, funzionanti rispettivamente per:
- soffocamento,
- raffreddamento,
- reazione chimica.
Le azioni sono in genere combinate.
Agenti per soffocamento:
Sono agenti per soffocamento quelli che impediscono il contatto tra il materiale combustibile (per es. liquido infiammabile) ed il comburente (aria).
Agenti per raffreddamento:
Sono agenti per raffreddamento quei composti che sottraggono calore al combustibile, per farlo scendere sotto la temperatura di accensione (soprattutto l’acqua, ma anche la neve di anidride carbonica).
Agenti per reazione chimica:
Sono agenti per reazione chimica quelli che reagiscono direttamente col combustibile, andando a bloccare le reazioni a catena che si verificano durante la combustione (per es. le polveri chimiche).
Rilascio documentazione e stesura pratiche antincendio
Belloni Antincendio si occupa anche di fornire i seguenti servizi:
- duvri
- prevenzione incendi
- Certificato Prevenzione Incendi, C.P.I.
- pratiche ottenimento CPI,
- elaborazione SCIA,
- certificazione antincendio,
- requisiti antincendio,
- consulenza antincendio per datori di Lavoro,
- normative antincendio.
Duvri
Belloni Antincendio si occupa della elaborazione del DUVRI, Documento di valutazione dei rischi lavorativi, e della consulenza per il D.Lgs 81/08.
Siamo in grado di fornire la corretta consulenza in materia di sicurezza negli ambienti di lavoro grazie alla competenza e all’esperienza maturata in questo settore specifico. Secondo quanto indicato dal D. Lgs. 81/08 sono necessari:
- redazione del Documento di Valutazione dei Rischi,
- informazione e formazione del personale aziendale,
- incaricato RSPP esterno all’azienda
Inoltre, il Committente che deve gestire la sicurezza dei cantieri temporanei e mobili, deve obbligatoriamente designare anche, al superamento di determinati parametri previsti dalla legge, due figure per il coordinamento della sicurezza in cantiere:
- Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione,
- Coordinatore della Sicurezza in fase di Esecuzione.
Tale decreto stabilisce anche le responsabilità e gli obblighi per le imprese esecutrici, le quali devono redigere per ogni cantiere il Piano Operativo di Sicurezza, POS.
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
Belloni Antincendio si occupa di redigere il piano di emergenza ed evacuazione. In particolare, per il servizio di redazione del piano di evacuazione con la definizione dei percorsi di fuga, l’ubicazione dei presidi antincendio e la definizione delle procedure di emergenza.
Nell’elaborazione si tiene in considerazione la struttura, il tipo di attività, i turni di lavoro, l’eventualità di presenza di persone esterne nella struttura, la composizione della squadra di emergenza. Segnaliamo inoltre che il D.M. 10/03/98 prevede per le aziende sopra i 10 dipendenti la redazione del piano di emergenza e le prove di evacuazione in caso di incendio.
La fase successiva alla redazione del piano di emergenza è la presentazione dello stesso alla squadra di emergenza antincendio; in tal modo è possibile organizzare i compiti di ogni addetto e coinvolgerli nelle attività da svolgere in caso di evacuazione. Il datore di lavoro si dovrà occupare anche di rendere noto al personale le procedure di evacuazione e i nominativi delle figure coinvolte nella squadra di emergenza ed evacuazione.
Cosa contiene il Piano di emergenza
Il piano di emergenza contiene in dettaglio:
- le azioni che i lavoratori devono mettere in atto in caso di emergenza,
- le procedure per l’evacuazione del luogo di lavoro che devono essere attuate dai lavoratori e dalle altre persone presenti,
- le disposizioni per chiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco o dell’ambulanza e fornire le necessarie informazioni al loro arrivo,
- le specifiche misure per assistere le persone disabili,
- l’identificazione di un adeguato numero di persone incaricate di sovrintendere e controllare l’attuazione delle procedure previste.
Quando è obbligatorio redigere il piano di emergenza
La redazione del Piano di Emergenza è obbligatoria per tutti i luoghi di lavoro ove sono occupati 10 o più dipendenti ed in quelli ove si esercitano attività soggette al controllo dei Vigili del Fuoco ai sensi del D.M. 16/02/1982 (es. attività :Impianti per la produzione del calore alimentati a combustibile solido, liquido o gassoso con potenzialità superiore a 100.000 Kcal/h; attività 85: Scuole di ogni ordine, grado e tipo, collegi, accademie e simili per oltre 100 persone presenti ecc.)
Piani di sicurezza
Belloni Antincendio offre servizi di redazione dei seguenti piani di sicurezza:
- POS, Piano Operativo di sicurezza per i cantieri,
- PSC, Piano di Sicurezza e coordinamento,
- PSS, Piano sostitutivo di sicurezza.
Piano Operativo di Sicurezza (POS)
Il Piano Operativo di Sicurezza (P.O.S.) è il documento che un datore di lavoro deve redigere prima di iniziare le attività operative in un cantiere esterno. Il P.O.S. rappresenta il dettaglio della Valutazione dei rischi già prevista dall’art. 4 del D.Lgs. 626/94, ora abrogato e sostituito dal Testo unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro approvato con decreto legislativo 9 aprile 2008 , n. 81 e successive modifiche, articoli 17 e 28, per le attività che si prevede di eseguire in un cantiere edile. Lo stesso deve essere sviluppato secondo i contenuti previsti nel Titolo IV – allegato XV.
La fase successiva alla redazione del piano di emergenza è la presentazione dello stesso alla squadra di emergenza antincendio; in tal modo è possibile organizzare i compiti di ogni addetto e coinvolgerli nelle attività da svolgere in caso di evacuazione. Il datore di lavoro si dovrà occupare anche di rendere noto al personale le procedure di evacuazione e i nominativi delle figure coinvolte nella squadra di emergenza ed evacuazione.
OBIETTIVI DEL PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA
Obiettivo del POS è quello di descrivere le migliori contromisure da adottare nelle attività di cantiere al fine di salvaguardare l’incolumità fisica dei lavoratori. In effetti dall’introduzione del D.Lgs. 626/94 era prassi comune redigere un documento che conteneva solo un elenco di leggi, definizioni e procedure generiche prodotte in ciclostile che non potevano in alcun caso risultare utili. Per ovviare a ciò il legislatore ha definito, attraverso il DPR 222/03 poi confluito nel punto 3. allegato XV D.Lgs. 81/08, i contenuti minimi di un Piano Operativo di Sicurezza.
Contenuti minimi del Piano operativo di sicurezza
Il P.O.S. deve contenere almeno i dati identificativi dell’impresa esecutrice, che comprendono:
- il nominativo del datore di lavoro, gli indirizzi ed i riferimenti telefonici della sede legale e degli uffici di cantiere,
- la specifica attività e le singole lavorazioni svolte in cantiere dall’impresa esecutrice e dai lavoratori autonomi sub affidatari,
- i nominativi degli addetti al pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori e, comunque, alla gestione delle emergenze in cantiere, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, aziendale o territoriale, ove eletto o designato,
- il nominativo e riferimenti di contatto del medico competente ove previsto,
- il nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione,
- i nominativi del direttore tecnico di cantiere e del capocantiere,
- il numero e le relative qualifiche dei lavoratori dipendenti dell’impresa esecutrice e dei lavoratori autonomi operanti in cantiere per conto della stessa impresa,
- le specifiche mansioni, inerenti alla sicurezza, svolte in cantiere da ogni figura nominata allo scopo dall’impresa esecutrice,
- la descrizione dell’attività di cantiere, delle modalità organizzative e dei turni di lavoro,
- l’elenco dei ponteggi, dei ponti su ruote a torre e di altre opere provvisionali di notevole importanza, delle macchine e degli impianti utilizzati nel cantiere ed ove chiaramente specificato i relativi certificati,
- l’elenco delle sostanze e preparati pericolosi utilizzati nel cantiere con le relative schede di sicurezza ed il metodo di stoccaggio in cantiere incluso il piano di sicurezza e protezione specifico,
- l’esito del rapporto di valutazione del rumore,
- l’individuazione delle misure preventive e protettive, integrative rispetto a quelle contenute nel PSC quando previsto, adottate in relazione ai rischi connessi alle proprie lavorazioni in cantiere,
- le procedure complementari e di dettaglio, richieste dal PSC quando previsto,
- l’elenco dei dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere,